giovedì 22 settembre 2016

I Romani solo qualche mese fà, "piangevano" lacrime di coccodrillo per le "BUCHE SULLE STRADE DEL CENTRO" ma le "BUCHE PIU' GRANDI LE HANNO IN TESTA" !!!!

L'Italia è terra di opere incompiute: sono 868. Sprecati quattro miliardi

La denuncia del Condacons: "Ogni famiglia perde 166 euro. Per completare i progetti servirebbero 1,4 miliardi". E gli scheletri abbandonati aumentano anno dopo anno

Un rendering della vela disegnata dall'architetto spagnolo Santiago Calatrava per la città dello sport di Tor Vergata a Roma (ansa)












MILANO - Le opere incompiute in Italia, nel 2014, sono 868: 176 in più rispetto al 2013 con uno spreco complessivo per le casse dello Stato di 4 miliardi, 166 euro per ogni famiglia italiana. Peggio: per completarle servirebbero 1,4 miliardi di euro. E' quanto calcola il Codacons sulla base dell'ultimo dato disponibile dell'Anagrafe delle opere.

Il record negativo - spiega il Codacons - spetta alla Sicilia, regione che vede sul proprio territorio ben 215 opere rimaste incompiute (il valore assoluto massimo anche se la crescita dipende dal fatto che nell'anno precedente la regione non aveva comunicato il numero di incompiute). In Abruzzo le infrastrutture non portate a compimento sono passate dalle 33 del 2013 alle 40 del 2014; peggiore la situazione della Calabria: 64 incompiute del 2013, 93 nel 2014, mentre in Lombardia in un anno le opere non terminate sono passate da 19 a 35. Male anche la Puglia: 59 nel 2013, 81 nel 2014.

"Queste infrastrutture sono già costate in media 166 euro a famiglia, e per portarle a compimento servirebbero altri 1,4 miliardi di euro - afferma il presidente Carlo Rienzi -. Risorse sottratte alla collettività costretta a finanziare dighe progettate negli anni '60 e poi lasciate in stato di abbandono, porti inaugurati e mai utilizzati, strade che non portano in nessun posto perche' lasciate a metà, strutture inutilizzate a causa degli elevati costi di gestione".

Il "record assoluto dello spreco" spetta senza dubbio - secondo l'associazione - alla Città dello sport di Tor Vergata a Roma, costata finora ai cittadini oltre 607 milioni di euro. Ciò che resta del progetto è lo scheletro della Vela di Calatrava, un vero e proprio mostro urbano che danneggia la città e i residenti della zona, e che andrebbe immediatamente abbattuto. Il fenomeno delle opere incompiute,tuttavia, è assolutamente trasversale: attraversa l'Italia dal nord al sud, e accomuna regioni moderne e all'avanguardia come la Lombardia e il Veneto alle aree meno sviluppate del Mezzogiorno, a dimostrazione che gli sprechi non hanno colore politico o differenze territoriali.

Roma, che caos in città: aumenta il degrado sulle strade romane

Roma come un Emmenthal. Detto così può sembrare una pubblicità mal riuscita, ma in effetti le buche presenti nella Capitale continuano ad essere un problema persistente, che mette a repentaglio l'integrità fisica degli automobilisti. E non solo. Spesso il problema è stato sollevato dai cittadini romani, ma il degrado sulle strade più trafficate della Capitale aumenta ogni giorno.
I dati diffusi sono davvero allarmanti: nel bimestre gennaio-marzo 2016, ci sono statiben 711 incidenti causati dal dissesto del manto stradale. Per non parlare degli interventi richiesti al corpo dei Vigili Urbani: 1972 interventi avvenuti in meno di 100 giorni.


E Malagò pensa ai SOLDONI che faranno "gli amici suoi, PALAZZINARI" e chiede pure alla Raggi di fare da "supervisore" come se intercettare UNA MAZZETTA in qualche conto all'estero fosse così facile !!! e magari questi PROFESSIONISTI delle TANGENTI avranno sicuramente qualche "testa di legno/prestanome" che stà già aspettando con la BAVA ALLA BOCCA !!!! (Tanto ci pensa il solito CANTONE) che a dire il vero a me proprio così a posto non sembrerebbe !!!! (ma io no ci credo)  Lui è sempre pronto; aspetta che Renzi getti "l'osso" e lui corre per riportarglielo. Proprio in ogni "cantone"!!!



I Romani solo qualche mese fà, "piangevano" lacrime di coccodrillo per le "BUCHE SULLE STRADE DEL CENTRO" ma le "BUCHE PIU' GRANDI LE HANNO IN TESTA" !!!!

L'Italia è terra di opere incompiute: sono 868. Sprecati quattro miliardi

La denuncia del Condacons: "Ogni famiglia perde 166 euro. Per completare i progetti servirebbero 1,4 miliardi". E gli scheletri abbandonati aumentano anno dopo anno

Un rendering della vela disegnata dall'architetto spagnolo Santiago Calatrava per la città dello sport di Tor Vergata a Roma (ansa)












MILANO - Le opere incompiute in Italia, nel 2014, sono 868: 176 in più rispetto al 2013 con uno spreco complessivo per le casse dello Stato di 4 miliardi, 166 euro per ogni famiglia italiana. Peggio: per completarle servirebbero 1,4 miliardi di euro. E' quanto calcola il Codacons sulla base dell'ultimo dato disponibile dell'Anagrafe delle opere.

Il record negativo - spiega il Codacons - spetta alla Sicilia, regione che vede sul proprio territorio ben 215 opere rimaste incompiute (il valore assoluto massimo anche se la crescita dipende dal fatto che nell'anno precedente la regione non aveva comunicato il numero di incompiute). In Abruzzo le infrastrutture non portate a compimento sono passate dalle 33 del 2013 alle 40 del 2014; peggiore la situazione della Calabria: 64 incompiute del 2013, 93 nel 2014, mentre in Lombardia in un anno le opere non terminate sono passate da 19 a 35. Male anche la Puglia: 59 nel 2013, 81 nel 2014.

"Queste infrastrutture sono già costate in media 166 euro a famiglia, e per portarle a compimento servirebbero altri 1,4 miliardi di euro - afferma il presidente Carlo Rienzi -. Risorse sottratte alla collettività costretta a finanziare dighe progettate negli anni '60 e poi lasciate in stato di abbandono, porti inaugurati e mai utilizzati, strade che non portano in nessun posto perche' lasciate a metà, strutture inutilizzate a causa degli elevati costi di gestione".

Il "record assoluto dello spreco" spetta senza dubbio - secondo l'associazione - alla Città dello sport di Tor Vergata a Roma, costata finora ai cittadini oltre 607 milioni di euro. Ciò che resta del progetto è lo scheletro della Vela di Calatrava, un vero e proprio mostro urbano che danneggia la città e i residenti della zona, e che andrebbe immediatamente abbattuto. Il fenomeno delle opere incompiute,tuttavia, è assolutamente trasversale: attraversa l'Italia dal nord al sud, e accomuna regioni moderne e all'avanguardia come la Lombardia e il Veneto alle aree meno sviluppate del Mezzogiorno, a dimostrazione che gli sprechi non hanno colore politico o differenze territoriali.

Roma, che caos in città: aumenta il degrado sulle strade romane

Roma come un Emmenthal. Detto così può sembrare una pubblicità mal riuscita, ma in effetti le buche presenti nella Capitale continuano ad essere un problema persistente, che mette a repentaglio l'integrità fisica degli automobilisti. E non solo. Spesso il problema è stato sollevato dai cittadini romani, ma il degrado sulle strade più trafficate della Capitale aumenta ogni giorno.
I dati diffusi sono davvero allarmanti: nel bimestre gennaio-marzo 2016, ci sono statiben 711 incidenti causati dal dissesto del manto stradale. Per non parlare degli interventi richiesti al corpo dei Vigili Urbani: 1972 interventi avvenuti in meno di 100 giorni.


E Malagò pensa ai SOLDONI che faranno "gli amici suoi, PALAZZINARI" e chiede pure alla Raggi di fare da "supervisore" come se intercettare UNA MAZZETTA in qualche conto all'estero fosse così facile !!! e magari questi PROFESSIONISTI delle TANGENTI avranno sicuramente qualche "testa di legno/prestanome" che stà già aspettando con la BAVA ALLA BOCCA !!!! (Tanto ci pensa il solito CANTONE) che a dire il vero a me proprio così a posto non sembrerebbe !!!! (ma io no ci credo)  Lui è sempre pronto; aspetta che Renzi getti "l'osso" e lui corre per riportarglielo. Proprio in ogni "cantone"!!!



sabato 17 settembre 2016

Il Fatto intervista Renzi #4: “Riforme a metà? Colpa di Berlusconi e Gri...

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